lunedì 23 gennaio 2012

HYBRIS

HYBRIS, DISCOVERY, 1988 (AMIGA)

Project X e Swiv: due shooter troppo sopravvalutati per la macchina Commodore…
Hybris è invece il vero definitivo shoot ’em up non solo amighista, ma ludico assoluto alla faccia di saghe consoliste mediocri come thunderferce e star soldier per pc engine
Pubblicato nel 1988, già un anno prima Discovery si era dimostrata una software house coi controcazzi materializzando l’incredibile versione Amiga di Arkanoid,  migliore rispetto al coin-op originale.
Hybris adotta lo schema del classico shoot ’em up con scrolling verticale; si impersona una  canonica navicella potenziabile che deve blastare tutti i nemici che si riversano sullo schermo; sia terrestri, come fortezze spara-spara protette da una barriera che puoi distruggere solo quando ne viene meno l’invulnerabilità, mezzi terrestri da guerra che mostri meccanici alati e non, tra l’altro spettacolarmente e graficamente ben realizzati.
Galaxian e Galaga sono titoli cui Hybris deve molto, soprattutto per la metodologia con la quale gli elementi nemici si fionderanno contro di voi: come uno sciame d’api, le stesse navicelle planeranno pronte a sterminarvi secondo una loro determinata linea di attacco, disegnando sullo schermo vere e proprie danze ludiche: si potranno suddividere e attaccarvi contemporaneamente oppure scendere una alla volta in rapida successione.
Hybris è un game decisamente surreale, alieno: la sensazione di stare al di qua dello schermo è decisa, palpabile, soprattutto grazie all’incredibile musica techno sci-fi che permea tutto il game-
La giocabilità è assoluta; non si rischierà di morire al primo istante, e il lento scrolling permetterà al gamer di mettere in azione il cervello prima di scegliere come posizionarsi per attaccare e difendere la propria astronave, consentendo allo smanettatore del joystick di osservare attentamente il panorama capolavoro che si profila sotto i propri occhi.
Buono il potenziamento del fuoco, anche se non eccezionale e sicuramente migliorabile, se proprio si vuole trovare una piccola pecca in questa space opera videoludica.
Un capolavoro intramontabile degno di essere considerato alla stregua dei classici coin op dell'eopca d'oro, una diretta evoluzione di essi.

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