venerdì 20 aprile 2012

RISPOSTA AL FORUM DI NONSOLOAMIGA

   
Dunque, avendo deciso di  non prendere parte a discussioni su nessun forum di Amiga, per ora, in quanto la il mio articolo chiarisce in maniera UNIVOCA e inappellabile come stanno realmente le cose, e non avendo bisogno di fare quindi confronti con delle patacche di distro linux o dei cloni squallidi come icaros dektop,  voglio solo rispondere al forum di Non solo Amiga a tutti gli altri forum che citeranno l’articolo precedentemente esposto per criticarmi:

Ma ve lo  siete visto il vostro caro Commodore amiga  (offesa )next gen ? una merdata totale, una ridicola operazione  di marketing per spillare soldi a dei babbei abusando di un connubio che non esiste più ,oltre al fatto , più che essere un computer sembra un tostapane...
Che cosa vuole essere sinceramente un sistema operativo come Commodore os? nient’ altro che una distro linux spacciata per nuovo sistema operativo..cosa c’entra con workbench ? nulla...
Non fatemi ridere, il vostro caro Commodore amiga sarà presto sdoganato nelle discariche più vicine..
La Commodore a cui avete professato amore eterno ha un solo anno di vita o giù di li..cosa vuole fare nei confronti con un sistema operativo che ha più di venti anni di sviluppo , e non c’entra  nulla con il marchio Amiga, altro che brand ufficale!
I vostri deliri non mi  toccano minimamente, voi in questo modo farete solo disinformazione sul mondo Amiga spacciando informazioni fasulle e senza senso...e offendendo anche i puristi Amiga ,che difendono con onore cioè che amano da scempiaggiani senza senso come le vostre
Voi non sapete nulla della vera filosofia Amiga, figuriamoci istituire un forum e un sito....e non sapete neache lontanamente cosa rappresenti Amiga al giorno d’ oggi.

GAME OVER

lunedì 9 aprile 2012

IL FUTURO DELL'INFORMATICA : AMIGA OS

AMIGA OS : THE TRUE “I THINK DIFFERENT”

Ultimamente il mondo dell’informatica è diventato terreno fertile per dare spazio a insulse teorie aventi a che fare con la rinascita del brand Amiga nel mondo, facendone un paragone coi moderni  s.o. e computer multicore.
Anzitutto bisogna affermare che AMIGA è un pensiero, un modo di fare, una filosofia informatica a se stante non paragonabile con le grandi compagnie informatiche come Apple o Microsoft.
La Commodore era come una azienda artigianale, nata e cresciuta e sviluppatasi senza l’appoggio di aziende esterne, grazie all’intuito, alla passione e alle innovazioni dei membri che vi lavoravano all’interno.
Basti pensare che un computer come Amiga 1200, prodotto nel lontano 1993, con i dovuti upgrade hardware, può essere anche un discreto computer da usare nell’anno 2012, senza contare il fatto che su di esso possono girare pure le ultime versioni di amiga os stesso.
Riprendendo il discorso antecedente, i punti assolutamente FALSI che bisogna prendere in condiderazione sono i seguenti:
1) Il marchio Amiga è morto con il fallimento di Commodore nel lontano 1994
2) Gli attuali sistemi amiga-one next gen sono semplici “computerini per only fans”, ossia per i cultuori di Amiga
3) I sistemi come “Icaros Desktop”, Aros, Morphos, Commodore os sono altrettanto validi come s.o.
4) Il presunto insuccesso dei nuovi Amiga One è legato alla sua “obsolescenza informatica”, ossia una piattaforma hardware con limitate capacità rispetto ai moderni e attuali PC multicore.
Ribadisco che questi punti da me sopracitati sono solamente idiozie campate in aria da personaggi che non sanno una emerita mazza della vera filosofia Amiga, e a cui ribatterò punto per punto con le dovute e esatte motivazioni.
Innanzitutto bisogna rammentare che il sistema Workbench è stato la prima evoluzione di un s.o. a interfaccia grafica a colori, sistema multitasking e autoconfigurabilità sofware, questo in un anno preistorico come il 1985, anno in cui sia Steve Jobs che Bill Gates si immaginavano solo nei loro sogni più profondi queste eccelse illuminazioni.
Da veri furbacchioni, i due soggetti in questione si sono appropriati delle migliori qualità del workbench, e apporfittando del fallimento di Commodore e si sono affermati nel mercato informatico, scopiazzando qua e là la struttura seminale del Workbench.
Successivamente la piattaforma Amiga è sempre sopravvissuta, passando di mano in mano a varie società, senza avere immediatamente un reale sviluppo.
Intorno agli anni 2000, si era creata una nuova rinascita del marchio Amiga, grazie all’introduzione degli Amiga One, e soprattutto grazie all’arrivo di Amiga os 3.9.
Amiga os 3.9, un s.o. praticamente passato inosservato ma che se avesse avuto un supporto più adeguato sarebbe stato in grado di spazzare via un Windows 98 in decadenza.
Paragonando i due s.o. anche adesso, appare evidente la netta superiorità del s.o. 3.9.
Successivamente il destino del brand Amiga sembrava destinato a una fine inesorabile e senza via di uscita, ma sul finire dell’ultimo decennio del 2010 arriva la rinascita che nessuno si aspettava.
Questa rinascita del marchio Amiga è arrivata gradualmente negli ultimi 4 anni dapprima con l’introduzione della nuova release dell OS 4.0 e succcessivamente con l’introduzione dell’ultimo amiga 4.1.
Oltre a questo si è avuta la commercializzazione di due nuovi modelli di Amiga One: il primo amiga one x500 basato sulla scheda sam 440 xp e prodotto dall azienda italiana A-Cube.
Il secondo, l’Amiga one x1000, prodotto dall A-eon distribuito dalla società che attualmente ha la propietà del marchio Amiga, HYPERION ENTERTAINMENT.
In questi anni sono dunque stati fatti passi da gigante nell’evoluzione del marchio amiga; l’architettura che si è scelta è stato quella del power pc, scelta obbligata per chi vuole intraprendere un proprio percorso evolutivo esclusivo.
Al contario della Apple, che come motto aveva “ I think different”, ora questa filosofia rispecchia quello che rappresenta Amiga in questo esatto momento, una azienda che se ne sbatte e che se ne è sempre sbattuta delle leggi del mercato, andando avanti con la sua caratteristica di incompatibilità esterna, come accadeva fin da tempi remoti sia con i computer Commodore che Amiga Classic.
Parlavamo apputo della Apple: la Apple, sì, proprio lei, che usufruiva di una architettura power pc ma che poi anch’essa si è dovuta adattare agli x86 e ha adottato anch’essa questa architettura.
È vero, il power pc ha un’evoluzione tecnica e di calcolo inferiore rispetto agli x86, ma questo non è un difetto come tutti potrebbero pensare, ma semplicemente una scelta e quindi anche un pregio, frutto di una scelta ben precisa di una presa di posizione senza scendere a compromessi coi modelli standard informatici attuali, e comunque potrà essere migliorabile in seguito il lato prestazionale alla cpu stessa, con più diffusione su larga scala.
Amiga os è un os ancora in sviluppo, e ovviamente non si può pretendere tutto e subito, ci vuole ancora del tempo per renderloun s.o. perfetto, e di conseguenza la prestazioni sono un problema che dovrà essere affrontato in una fase succesiva, perché ora bisogna riunire gli sforzi e migliorare il s.o. stesso, prima di fare interventi sull’harwdware.
Lo sviluppo di sistemi operativi cloni legati ad Amiga, oltre a non essere ufficiali ed essere incompatibili fra loro, non fanno altro che rallentare questo processo di rinnovamento.
Morphos, ma soprattuto Aros e Icaros Desktop sono due progetti a cui deve essere puntato il dito e che dovrebbero chiudere immediatamente il loro sviluppo, che non fanno altro che gettare fango e pattumiera sulla vera filosofia Amiga.
L’obiettivo di Aros è quello di portare un sistema clone del workbench su una architettura x86…
Dove? Su una architettura x86, magari partizionandolo con un sistema Windows, ma per favore…
una chiara eresia nei confronti dell’Amiga-pensiero, per non parlare poi dell’incompatibilità di questi sistemi cloni con il s.o. ufficiale.
Vogliamo anche parlare della rinascita del brand Commodore-Usa? Un inutile rebirth che alcuni siti e blog si vantano a inneggiare come vera evoluzione del connubio Commodore/Amiga, quando invece si mettono a sviluppare quel Commodore os che altro non è che una distro linux.
Il bello è che hanno la pretesa di realizzare degli pseudo nuovi Amiga, che sembrano più dei lettori dvd che dei computer… ma dove andremo a finire??
Comunque, in merito al punto da me sopracitato, il marchio Amiga non è mai morto: ha solo avuto un passaggio di consegne, passando prima dalla Commodore e altre società, e poi attualmente venendo acquisito da Hyperion, che ne detiene i diritti e le possibilità di sviluppo.
In definitiva, possiamo quindi riaffermare i seguenti punti:
1)      Il marchio Amiga non è mai morto, e anche se ha subito un deciso rallentamento nel suo sviluppo, ora sta riemergendo e riaffermandosi alla grande, visto che oramai è il quarto OS più diffuso. Al tempo stesso si può però affermare che il suo vecchio propietario, il marchio Commodore, ultimamente riapparso, lui sì che è davvero morto, in quanto si limita a fare sistemi e hardware basati su distro lunux.
2)      Diffidate da sistemi cloni, soprattutto Aros e Icaros Desktop, che si permettono di autodefinifirsi “sistemi operativi Amiga” ma che in realtà non fanno altro che andare contro la stessa filosofia di Amiga, oltre al fatto di rallentare lo sviluppo degli os ufficiali, di creare confusione e di non essere compatibili. Amiga os e x86 non avranno mai nulla a che fare tra loro.
3)      Amiga Os è la diretta evoluzione del Workbench, 20 anni circa di continui rinnovamenti, aggiornamenti e upgrade, insomma un s.o. storico e seminale per l’evoluzione informatica.
4)      Alcuni siti e e fonti danno per scaduto, bollito e fuso il progetto Amiga ufficiale, quando in realtà il suo futuro è piu roseo che mai, vista la situazione in cui versano gli altri os: Windows: un s.o. che punta presto alla fine della sua esistenza; dopo il collasso di Windows Vista, un leggero miglioramento da parte di Windows 7 e presto Windows 8, che dalle premesse segnerà la fine del suddetto s.o.; Linux: un semplice giocattolo per smanettoni, un s.o. che dipende quasi esclusivamente dalla rete: provate ad installare un programma, sarete sempre costretti a prelevarlo dal repository, e dove è la caratteristica base, l’auto-installazione??? Mac os un tempo si definiva “pensa differente”, utilizzando un’architettura ppc, e poi, cosa ha fatto? Ha scelto la strada più facile, passando agli x86 e avvicinandosi allo stesso Windows da cui un tempo prendeva le distanze.
La soluzione quindi è una sola, un s.o. che ha fondato le basi, moderno e antico al tempo stesso,che appena sarà maturato sarà in grado di imporsi come valida alternativa al classico Windows pensiero, un nuovo ma al tempo stesso antico modo di pensare all’informatica, come accadeva all’inizio degli anni 80, come accadeva al Commodore Amiga durante il suo periodo d’oro. degli anni Novanta, un’azienda capace di imporsi e diventare punto di riferimento sbaragliando la concorrenza dell’epoca (Home computer come Atari ST, Spectrum, Msx, Amstrad, e lo stesso Pc MsDos ultraoneroso a cui sia il Commodore 64 che l’Amiga hanno dato una giusta lezione) sia a livello professionale che ludico.
Il fallimento di Commodore purtroppo ha modificato la storia… ma ora è arrivato il momento di riprendere quello che appartenava ad Amiga: il giusto tributo ad una piattaforma rivoluzionaria e indispensabile per il futuro informatico.