domenica 29 gennaio 2012

BAD LANDS

Ho consumato tutti i miei pollici e le mie dita sul joystick  TAC 2 giocando sulla conversione Amiga di questo game.
Ma la versione che prendo in considerazione è quella del coin-op Atari datata 1989, grazie alla presenza massiccia di tre pulsanti e pedaliera che permetteva di sfidarsi in tre contemporaneamente.
Diretta evoluzione di Super Sprint, sempre pubblicato da Atari, questo può essere tranquillamente considerato il miglior gioco di racing arcade  “overhead” ossia con visuale a vole d'uccello.
Il tema che caratterizza questo game è l'organizzazione di gare violente ed estreme, dopo la guerra atomica  avvenuta anni prima, con il classico paesaggio postnucleare da fare da contorno, fra raffinerie di petrolio, paesaggi decadenti, aridi deserti ,cimiteri di macchine abbandonate , superstrade in rovina e crateri che improvvisamente si schiudano eruttando l'impossibile.
Obbiettivo del pilota è giungere primo fra i tre concorrenti, usando qualsiasi mezzo a sua disposizione, pena il game over, e cercando di evitare tutti i pericoli che incombono in mezzo alla strada: postazioni autosparanti, cancelli elettrici automatici che se non riesci ad evitarli ti sfondano il bolide, macchie d’olio e di ghiaccio che ti fanno perdere immediatamente aderenza sulla strada.
La miglior arma per tentare di disfarsi abilmente dei propri avversari è il classico missile, anche per riuscire a trovare una vittoria in extremis; spettacolare poi la scena dove compare un elicottero che rimette la vettura sul tracciato, trovata riciclata dai precedenti titoli di Super sprint
Molto importante ai fini del gioco è la raccolta dei vari bonus che compaiono  senza preavviso lungo il tracciato, che ti permettono di customizzare e potenziare la macchina a proprio piacimento: si passa da un migliore angolo di sterzata e di velocità fino all’acquisto di nuovi missili, essendo in numero limitati
In definitiva un cult assoluto, sicuramente superiore ai vari Supersprint, grazie ad una ambientazione a dir poco eccezionale,  anche e se la critica pone come standard del genere quel Super Off Road targato Ironman Stewart, datato anch’esso 1989, dove a spaccarsi il culo si ritrovano quattro jeepponi 4x4 in competizione   sui circuiti tipici del supercoss americano, oltre all' aggiunta di  vere e proprie fosse d’acqua che fanno incazzare non poco lo smanettone da sala bar

1 commento:

  1. [..."In definita un cult assoluto, anke se la critica pone come standard del genere quel Super Off Road targato Ironman Stewart, datato ank’esso 1989, dove a spaccarsi il culo si ritrovano quattro jeepponi colorati fra i circuiti tipici del motocross classico, onorati però dalla presenza di pozzanghere d’acqua ke fanno incazzare non poco il fanciullo smanettone da sala bar"...]

    Certo se queste sono le stesse affermazioni che hai scritto nel tuo "libro"...stamo 'a posto! XD XD XD

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