domenica 26 febbraio 2012

FINAL FIGHT

FINAL FIGHT, CAPCOM, 1989 (COIN-OP)

Ancora una volta Capcom materializza l’ennesimo capolavoro videoludico.
Final Fight rappresenta l’apice del piacchiduro, ossia quel genere contaminato frullando a dovere il classico arcade adventure e il combattimento puro, dove in pratica bisogna seguire un determinato percorso massacrando a dovere i vari nemici di mazzate o per mezzo di oggetti contundenti dove alla fine di uno stage  affrontare i full-energy boss finali, per poi annichilirli con un’alta dose di mazzate.
Final Fight esce nell’89 ma già due anni prima i videoplayer avevano assunto a rango videoludico del genere Double Dragon della Technos, il quale comunque gli era  nettamente inferiore sia come grafica che come gameplay, e caratterizzato fra l'altro da un’azione e un sistema di controllo un po’ troppo confuso.
Qui invece grafica stellare, sistema di controllo immediato e perfetto, più varietà di mosse ci portano diritti in una periferia Manhattan-style decadente e in rovina per liberare la solita bionda /mora rapita dal boss di turno, scegliendo uno dei tre protagonisti di turno, i due simil- karateca (Guy e Coddy) e l’onnipresente bisonte (Haggar).
Capcom sarà la leader indiscussa del genere pubblicando una valanga di titoli similari ma mantenendo sempre alto il loro livello qualitativo, basti pensare a Cadillac and Dinosaurs, un altro dei migliori fottuti picchiaduro di sempre  caratterizzato dalla grottesca presenza dinosauri postmoderni che scorrazzano liberamente fra edifici metropolitani e giungle periferiche con un sistema di gameplay e di controllo del personaggio meno manuale rispetto al precedente...... 
Ma per quanto riguarda la palma di migliore titolo del genere ..entrambi se la potevano giocare alla pari
Altri titoli di notevole interesse videoludico di capcomiana memoria sono rappresentati da Captain Commando, di vaga caratterizzazione fantascientifica e con sprite  di  dimensioni ridotte, uscito nel 1991 e infine The Punisher, basato sul classico eroe dei comics ,uscito 1993.
L'unico titolo che gli darà del filo da torcere sarà Quel Sengoku 3, il capolavoro NEO GEO uscito nel 2001..
Se penso solamente a quella ciofeca di Street of rage che viene bollata come capolavoro e lo confronto con questi masterpiece....mi vien da rabbrividere ..

venerdì 17 febbraio 2012

F- A 18 INTERCEPTOR

FA-18 INTERCEPTOR, ELECTRONIC ARTS, 1989 (AMIGA)

Amiga è sempre stata terreno fertile per i simulatori di volo ovviamente e come dargli torto,del resto, visto che era la macchina superiore a qualsiasi altra , sia in campo ludico che prossionale.
Fa-18 Interceptor ne è sicuramente il vertice, almeno per quanto riguarda i primi anni di vita della macchina Commodore.
Esce nel 1988 sotto le dipendenze della Electronic Arts, e fin da subito diventa un software di culto, un vero simulatore di volo militare completissimo e dettagliattissimo sotto ogni profilo e senza dimenticare nulla della sensazione che dà ad un vero pilota di caccia.
Appena inserito il floppy, si viene introdotti da una immagine statica di grande effetto che ritrae un F16 che sgancia un missile terra-aria in direzione dell’aereo nemico, accompagnato da una colonna sonora ambient simil Top Gun di notevole impatto.
Si viene poi introdotti nel menu: all’inizio si possono intraprendere delle prove di volo, il training, dove ci viene mostrato il sistema di pilotaggio e i vari sistemi di virata…
Successivamente si passa alla missione di qualifica, di fondamentale importanza se si vuole riuscire ad accedere alle missioni vere e proprie.
Questa missione consiste essenzialmente nella partenza su di una portaerei e nella relativa manovra di atterraggio; anche se può sembrarvi una cazzata non lo è affatto, anzi.
La visuale classica avviene dal cockpit, ma attraverso la tastiera si potrà ammirare il nostro F16 e l’ambiente esterno attraverso una splendida grafica poligonale grazie ad  una serie pressochè infinita di visuali...
Si accendono i motori, si alza la cloche-joystick e il nostro mostro alato alzerà il proprio muso…
Appena il cielo occupa tutto lo schermo del cockpit, assicuratevi di ritrarre il carrello delle ruote; una spia sul cruscotto vi indicherà questo.
Osservate il cruscotto, noterete settecento diavolerie sopra di esso: radar, led, pulsanti, tutto da attivare attraverso la keyboard.
Un’attenta lettura del manuale sarà necessaria e fondamentale.
È questo che si intende per simulatore: non un semplice giochetto di tiro al bersaglio per semplici puristi dell’action game alla After Burner o fanboy consolistici, ma un attento studio del simulatore in questione, che vi farà un po’ alla volta immedesimare nel vero pilota da caccia, che per tirar giù dal cielo un nemico non avrà a disposizione tutti i colpi possibili e immaginabili, ma solamente quei sei colpi di cannoni posizionati sotto le ali del  caccia virtuale.
Bisogna stare bene attenti a non sprecarli, e studiare bene l’avversario, inseguirlo, non concedergli la coda del proprio aereo; una cosa sarà identificarlo tramite il radar, un’altra sarà abbatterlo!
Richiederà tempo e attenzione spasmodica.
E questo sarà il vero spirito con cui simulare quelle che tempo addietro faceva Tom Cruise in Top Gun
Da rimembrare comunque anche l’incredibile Wings, pubblicato dalla Cinemaware nel 1990, che ci mette nei panni di un pilota al comando di un aereo da combattimento degli anni Dieci nel pieno della Prima guerra mondiale…anche se dallo stampo arcade.